lunedì 19 settembre 2016

Oggi vorrei mollare tutto!

Lo so, no è da me scrivere una cosa del genere, ma spero che, conoscendo tutti gli aspetti di questo mio lavoro, possiate avere le idee più chiare, soprattutto se anche voi state pensando di intraprendere questa strada.


sabato 10 settembre 2016

Fumare riduce l'appetito, lo dicono gli studi della ERS

Oggi è terminata la mia terza settimana.
Non ho ottenuto il risultato che mi ero prefissata perché non sono riuscita a rispettare la Formula Dimagrante.
Potrei dirvi che è stata colpa degli amici che mi hanno costretto con la forza a mangiare di più nelle nostre cene di fine estate, potrei giustificarmi dicendo che è tornato il mio fratellino dopo mesi e quindi come si fa a non andare a cena fuori, o forse è solo colpa della sagra del paese che culmina proprio in questa settimana..... insomma come vedete ho tanti buoni argomenti per dire che non è colpa  miaaaaa........ Così facciamo tutti....troviamo scuse e pensiamo " ecco lo sapevo, neanche questo metodo funziona!"

Ma la verità la conosciamo benissimo e ci nascondiamo dietro a un dito. Ho semplicemente mangiato un po' di più. Non ho fatto grossi danni perché mi sono comunque controllata, ma sono ferma ai risultati della scorsa settimana.

La mia Formula è matematica: se la applichi funziona, se non la applichi non funziona. Molto semplice.

Ma questo non significa avere fallito per sempre.... ecco cosa scatta spesso nella mente della gente: "Non sono riuscita a farlo, quindi non ci riuscirò mai. Tanto vale non investire altre energie in questa cosa".

Questo è quello che sta accadendo sempre di più in questa società del "tutto e subito". Vogliamo ottenere i risultati immediatamente, non siamo disposti ad attendere, ad impegnarci a lungo, ci stanchiamo in fretta.

Guardate i bambini. Io ho lavorato per anni con i bambini. Facevo con loro diverse cose, tra cui i laboratori creativi per sviluppare la manualità. Negli ultimi anni vedevo che i bambini  non solo avevano meno capacità manuali (come ritagliare con le forbici o ricalcare un disegno), ma se qualcosa non gli veniva bene subito, manifestavano reazioni di nervosismo che spesso li paralizzavano di fronte alla possibilità di fare altri tentativi per riuscire.

"Ci ho provato una volta, non ci sono riuscito = non fa per me, non mi piace, non ci riuscirò mai, non sono capace, non valgo niente, mi vergogno, ho fallito, non lo voglio rifare"

Ma che atteggiamento è? Quando hanno cominciato ad insegnarci che se non riusciamo in qualcosa siamo dei falliti? La vita è sempre un continuo esperimento, è la meraviglia della scoperta, è la curiosità di conoscere, è provare e riprovare, è evoluzione, accrescimento, imparare, superare i propri limiti, mettersi in gioco.....

Chi sgriderebbe un bambino di un anno se al suo primo tentativo di camminare non ci riuscisse e cadesse per terra? E secondo voi nella natura umana esiste il sentimento di frustrazione per il fallimento? Quel bambino che cade secondo voi si sente un fallito e nella sua testa si ripete "Ci ho provato una volta, non ci sono riuscito = non fa per me, non mi piace, non ci riuscirò mai, non sono capace, non valgo niente, mi vergogno, ho fallito, non lo voglio rifare"?

Assolutamente no. L'istinto che ha dentro, quello che tutti noi abbiamo dentro, porterà quel bambino a provare e riprovare fino a quando ci riuscirà. Non si è mai sentito di un bambino che non abbia alla fine imparato a camminare perché ha deciso che non se la sentiva più di provarci. Una volta qualcuno mi disse che uno studio aveva contato fino a 2000 tentativi, 2 MILA cedimenti sulle gambe, perdite di equilibrio, distrazioni che portano il bambino a ritrovarsi col sedere per terra per 2 MILA volte.
Quindi voglio farvi riflettere su una cosa. Se un bambino di un anno ha la determinazione di rialzarsi per 2000 volte pur di riuscire a camminare perché non potete che voi impegnarvi fino a riuscirci davvero? Vi ricordo che un tempo siete stati quel bambino. Io cerco di ricordarlo sempre.

Questa volta non ci sono riuscita? fa niente, ci riprovo e ci riprovo e ci riproverò fino a quando ce la farò. Non mi vergogno.

Vi ho detto che avrei perso 3 kg in 3 settimane. Non ci sono riuscita! Ne ho persi solo 2,3 Kg. Forse qualcuno avrà un pensiero negativo su questa cosa o su di me. Mentre altri mi diranno che può bastare anche così. Non mi importa quello che dice la gente. Io lo devo fare per me stessa. Ho un obiettivo e lo raggiungerò. A volte cadrò, ma mi rialzerò. Certo non resterò in terra a trascinarmi sui gomiti.

Forse però, tra il matrimonio di mia cugina oggi e la sagra della braciola domani, per questi due giorni mi concederò una tregua, perché la verità è che impegnarsi è molto faticoso.

Inoltre la mia sfida ha una difficoltà in più. Leggevo stamattina che è stato comprovato il legame tra il fumo e l'ormone della fame. Ormai è diventata una certezza scientifica: smettere di fumare fa aumentare l'appetito. Oggi sono 21 giorni che non fumo sigarette e se avessi smesso di fumare senza avere abbinato un programma dimagrate, forse ora sarei già aumentata un po' di peso. Quindi è già un grande traguardo che oltre a non essere aumentata sono anche dimagrita.

Fonte: ANSA


Quindi vedete.... basta trovare il punto di vista da cui guardare per vedere tutto in positivo. Non ho perso i 3 kg che mi ero prefissata, ma avrei potuto aumentare di peso e invece sono dimagrita 2,3 kg. Nessuna cosa è del tutto positiva o negativa. Ogni cosa ha sempre due facce, come una medaglia, e non si può fissare lo sguardo su entrambe i lati contemporaneamente. O si guarda una faccia, o l'altra. A questo punto tanto vale fissarsi su quella più bella.

Buon week-end