lunedì 17 agosto 2015

Arriva un Autunno di Fiere! Prepariamoci!

Come si dice "chi ben comincia è a metà dell'opera", o come preferisco dire io "la preparazione è la chiave del successo"!

Pianificare, programmare, organizzarsi per tempo, rende ogni obiettivo più facile da raggiungere. Che si tratti di un esame, di un lavoro, di un'esibizione, di una conferenza o di una gara. Prepararsi è fondamentale per affrontare con sicurezza ogni situazione.

In questo post vorrei parlare di come ci si prepara ad un autunno pieno di eventi creativi.

So che alcune di voi sono affezionate frequentatrici di fiere, mentre altre sono alle prime armi e non hanno mai visitato nessuna fiera.

Quindi vorrei dare loro alcuni consigli per essere pronte ad entrare in questo mondo fantastico.

Innanzi tutto partiamo dal motivo per cui vale la pena visitare le fiere della Creatività e come sfruttarle al meglio.


  • MATERIALE: una fiera è come un fornitissimo negozio di Hobbistica. Si trova davvero di tutto. Dalle stoffe più belle e particolari agli strumenti necessari per eseguire al meglio ogni tipo di lavoro. Portatevi tutti i soldi che pensate di poter dedicare a questo evento. E non lasciate a casa il bancomat. Se non comprate tutto quello che vorreste, una volta a casa ve ne pentirete (è garantito). Anche se vi ripromettete di comprarle su internet una volta rientrate, poi vedrete che molte cose le dimenticherete, altre non ricorderete su che sito si acquistano e per altre vi direte di essere state sciocche perché acquistando su internet dovrete aggiungere le spese di spedizione. Inoltre in fiera spesso ci sono prezzi promozionali e bisogna approfittare.
  • TECNICHE: moltissimi stand offrono dimostrazioni gratuite sulle tecniche più svariate. Non si finisce mai di imparare. Cucito Creativo, Patchwork, Quilting, Sartoria, Ricamo a mano e a macchina, English Paper Piecing, Free Motion, Applique a mano e a macchina, Origami di Stoffa, ecc . Se vedete un gruppetto riunito attorno ad un banchetto probabilmente sta avendo luogo una dimostrazione. Fermatevi anche voi e cercate di apprendere più cose possibili. Anche se all'apparenza sono cose che non vi interessano, potrebbero tornarvi utili più in là nel tempo. Se vedete una dimostratrice che aspetta un pubblico per cominciare, siate voi i primi. Non vergognatevi e chiedete se vi mostra il suo prodotto. Vedrete che poi altri si avvicineranno. Se non lo faranno avrete una lezione privata totalmente gratuita!
  • SUPPORTI DIDATTICI: In ogni fiera ci sono diverse case editrici che vendono le loro riviste e i loro libri. Ma potete trovare libri anche presso tantissimi altri espositori. Io continuo a comprarne a centinaia. Oltre alle spiegazioni per realizzare i progetti, avrete tante idee a cui ispirarvi, sia per gli oggetti da realizzare, sia per gli abbinamenti dei colori e la scelta degli stili.
  • CORSI: tantissimi espositori offrono corsi gratuiti o a pagamento per insegnarvi a realizzare dei progetti di cucito. Nelle fiere autunnali i progetti sono spesso natalizi e potete così fare pratica per imparare a confezionare poi da sole i regalini per le colleghe o le decorazioni per l'albero. I corsi a pagamento possono andare da 10 euro fino anche a 50 euro o più. Non lamentatevi del prezzo. Sono i soldi meglio spesi. Non dovete valutare il prezzo in base all'oggetto che realizzate, ma all'insegnamento che state ricevendo. Una persona sarà lì a vostra disposizione per trasmettervi un sapere che lei ha costruito nel tempo. Questa è una cosa a cui dobbiamo imparare a dare valore. Per organizzarsi al meglio, vi consiglio di andare sul sito della fiera almeno 15 giorni prima e scegliere i corsi che volete fare dall'elenco d quelli disponibili. Se è richiesta la prenotazione contattate l'insegnante per essere sicure di poter partecipare.
  • SEMINARI: molte fiere hanno in calendario una serie di eventi e seminari, ma non tutti i visitatori sembrano essere informati. Non siate sprovvedute. Prima di partire per visitare una fiera guardate bene nel sito se saranno presenti conferenze, eventi, seminari o convegni. Molti degli argomenti proposti potrebbero essere interessanti, come per esempio quando si parla di come trasformare il vostro hobby in un business o quando c'è la possibilità di incontrare blogger famose o creative altrettanto conosciute. Solitamente questi incontri sono gratuiti, quindi si tratta di grandi opportunità da non perdere.
  • CREATIVE: frequentando le fiere avete l'opportunità di conoscere tante fantastiche Creative che avete seguito sui blog, sulle riviste o sui social network. Presentatevi senza vergogna e se volete chiedete di fare una foto insieme. A tutte noi fa piacere conoscere i fans di persona. E se qualcuna non vi dedica l'attenzione che vi aspettavate, non giudicatela male, magari attaccandola sui social network. Ci sono momenti in cui siamo davvero tanto stanche o abbiamo mille cose da fare e non sempre siamo al top della forma e del sorriso. Incontriamo ogni giorno centinaia di persone. Siate clementi! Se proprio qualcuna vi ha trattata male, una volta a casa scrivetele in privato. Sono sicura che vi risponderà e vi spiegherà il motivo. Le critiche ci aiutano a migliorare, se fatte in modo costruttivo!
  •  OPPORTUNITA' DI LAVORO: se pensate di avere dei numeri e siete intraprendenti, la fiera è sempre una grande opportunità per stabilire contatti con i quali instaurare poi dei rapporti lavorativi. Fra gli espositori ci sono negozi ai quali potete presentarvi per tenere la docenza di alcuni corsi, ci sono le case editrici a cui presentare dei vostri progetti da pubblicare, ci sono produttori di macchine o di materiali a cui potete chiedere uno scambio commerciale facendo dei progetti che mettano in risalto i loro prodotti, in cambio della fornitura di materiale. Le opportunità sono infinite. Ma ricordatevi di presentarvi in modo professionale con un bel biglietto da visita e magari mostrate le foto di qualche lavoro fatto.
  • SOCIALIZZARE: spesso siamo da sole a coltivare il nostro hobby. La fiera è sempre un momento di incontro con altre appassionate. Potete iscrivervi a qualche associazione o ancora meglio decidete di andare in fiera con qualche pullman organizzato. A pranzo sedetevi vicino ad altre donne e fate conversazione. Anche i corsi sono dei momenti ottimali per conoscere gente. E non fate l'errore di andare a visitare la fiera con vostro marito. Lui si stancherebbe e voi vi sentireste limitate nelle cose che volete fare e nel tempo che volete dedicare a seguire le cose che vi interessano. Fidatevi! E' sempre meglio andare da sole o con altre amiche appassionate. E se andate in gruppo, accordatevi su un punto di ritrovo lasciando che ognuna vada a vedere quello che preferisce!
Detto questo, vediamo come prepararsi al meglio prima che arrivi l'evento.

  • BUDGET: non tutti hanno le stesse possibilità economiche, ma ci si può organizzare per non farsi mancare nulla. La prima cosa da fare è comprare un salvadanaio. Cominciate subito a risparmiare. Se vedete un vestito che vi piace, ma potete rinunciarci, mettete subito quei soldi risparmiati nel salvadanaio e fate la stessa cosa per ogni oggetto che vorreste comprare, ma che decidete di mettere al secondo posto rispetto alla fiera. Se compite gli anni in questo periodo chiedete ai parenti di regalarvi soldi da spendere in fiera. Insomma risparmiate e cercate di arrivare ad un budget da spendere in corsi, riviste e materiali di circa 300 euro. Naturalmente potete anche andare in fiera pagando solo il biglietto d'ingresso, ne varrebbe comunque la pena, ma vi garantisco che ne uscireste frustrate. Se avete pochi soldi risparmiate sul viaggio e scegliete la fiera vicino a casa, ma se avete intenzione di visitare solo una fiera vi consiglio di organizzarvi per andare a Vicenza. Abilmente è la fiera più grande d'Italia e spesso quello che trovate nelle fiere più piccole lo trovate sicuramente ad Abilmente, ma non sempre è vero il contrario. A Vicenza potete inoltre trovare anche tanti espositori stranieri e questo vi permette di avere una visione molto più ampia del cucito.
  •  VIAGGIO: naturalmente il viaggio va pianificato per tempo, soprattutto se prevedete di dormire fuori una notte o di andare in aereo. Prima prenotate e più facilmente trovate le condizioni migliori. Quindi è già ora di guardarci. Soprattutto se volete pernottare a Vicenza. Molta gente prenota un anno per l'altro, quindi spesso non si trova posto per dormire in prossimità della fiera. Organizzatevi. Un'altra cosa da fare circa una settimana prima di partire è il biglietto on line. Con quello non dovete fare code alle casse, ma attenzione: la biglietteria on line potrebbe chiudere qualche giorno prima dell'inizio della fiera quindi non riducetevi all'ultimo momento.
  • SEGNI DI RICONOSCIMENTO: a noi amanti del cucito piace mostrare i nostri lavori e ci permette di riconoscerci e di distinguerci dalla massa. Siamo una sorta di club, una grande famiglia e nelle fiere è diventato uso andare con un oggetto fatto da noi. Potrebbe essere il borsellino a tracolla per tenere soldi e cellulare, la cordellina per reggere gli occhiali, un cerchietto per i capelli, una spilla decorativa, una borsa o addirittura il trolley per trasportare con facilità tutti gli acquisti. Le amiche solitamente confezionano lo stesso tipo di oggetto in modo da identificarsi come gruppo. Quindi cominciate a pensare a cosa realizzare per dire: Hey, anche io faccio cucito!
  • EQUIPAGGIAMENTO: il modo migliore per andare in fiera è quello di cercare di essere più comode possibili. Ci sarà molto da camminare e da stare in piedi, quindi solo scarpe comode. Inoltre queste fiere cadono tutte in mesi abbastanza freddi, ma all'interno dei padiglioni a volte si muore di caldo. Quindi la cosa migliore è andare vestendosi a "cipolla", cioè a più strati, in modo da rimanere anche in maniche corte se è necessario. Per riporre i giubbotti e gli acquisti senza riempirvi le mani di roba, è sempre consigliato andare con un trolley. E' facile da trasportare e potete avere le mani libere per sfogliare le riviste o fare acquisti. Portate acqua da bere e magari qualcosa da mangiare per quando vi viene appetito e al bar c'è la solita lunga e interminabile fila. Tenete addosso un borsellino per i soldi e il cellulare così non dovete sempre cercarli nella borsa o nel trolley.
  • ETICA E COMPORTAMENTO: vi sembrerà strano che abbia inserito questo argomento, ma questo è davvero un punto importante. 
  • Prima di tutto parliamo delle foto. Nella maggior parte degli stand noterete dei cartelli con scritto "NO FOTO". Rispettateli! I lavori che vedete sono frutto di tanto lavoro e ingegno. Spesso chi li ha realizzati campa vendendo i progetti per riprodurre quei lavori. Se voi fate una foto e riproducete l'oggetto basandovi su di essa, state a tutti gli effetti rubando un'idea. So che molti fanno foto solo per ricordo e non realizzano neanche uno dei progetti esposti, ma è giusto rispettare la volontà dell'artista. A volte non ci sono cartelli, ma il divieto è comunque sottinteso. Se però proprio vi prude la mano e non potete fare a meno di fotografare, avete due opportunità. Potete chiedere alla creativa se potete farle una foto nel suo stand. In questo modo, ricorderete lei e i suoi progetti, ma non avrete fatto una foto dei particolari, che sottintende la volontà di copiare. Oppure piazzatevi in un punto un po' lontano e nascosto, disattivate il volume e attivate lo zoom e sperate di non essere viste perché potrebbero farvi cancellare la foto.
  • Un altro punto importante è la comprensione per gli espositori. Ricordate che la domanda che state per fare, loro l'hanno già sentita centinaia di volte e per la 101esima volta stanno rispondendo. Non innervositevi se non sono completamente esaustivi a volte. E non abbiate fretta. La fiera chiude alle 19. Se in quel momento c'è troppa gente e sapete di non poter essere serviti immediatamente, tornate in un secondo momento. L'orario subito dopo pranzo è sempre il migliore.
  • Non ci siete solo voi. Di solito la fiera si riempie di centinaia/migliaia di persone. Se avete un trolley controllate che non ingombri e che non diventi un trancia-piedi per gli altri visitatori. Lo so che che si gira tutti col naso all'insù incantati da tante meraviglie, ma ricordatevi sempre che siete sul pianeta terra, circondati da altri che non stanno guardando dove vanno... Se incontrate le amiche non fermatevi a chiacchierare in mezzo alla corsia. Trovate un passaggio più largo per salutarvi senza impedire il passaggio. Se si blocca il flusso, in certe fiere si impalla tutta la circolazione!
  • Io consiglio di non portare con voi i bimbi piccoli. Per loro è davvero stancante e per voi un impegno aggiuntivo. Se proprio però non potete farne a meno chiarite con loro che "guardare e non toccare è una cosa da imparare". Ho visto tantissimi genitori non intervenire per niente se un bambino porta via qualcosa dal banco o comincia a toccare tutto quello che vede, magari con le manine sporche di cioccolata. Gli oggetti di cucito, soprattutto, si sporcano se vengono manipolati spesso. Quindi vale anche per voi, bimbe grandi, la regola di toccare il meno possibile. E comunque è sempre buona educazione chiedere alla proprietaria se potete prendere in mano l'oggetto.
Ecco qui. Se seguirete queste indicazioni sono sicura che riuscirete a godervi la fiera nel modo migliore. 

Per vedere a quali fiere parteciperò potete andare sulla pagina degli APPUNTAMENTI. Sarò felice di incontrarvi di persona e sapere direttamente da voi se avete trovato utile qualche mio consiglio. Ci conto! Un abbraccio forte a tutte le FIERAIOLE!!!!



venerdì 7 agosto 2015

Birmingham - The Festival of Quilts

Quest'anno ho deciso di visitare il Festival del Quilt di Birmingham. E' la più grande ed importante fiera d'Europa, con più di 300 espositori e quasi 1.000 lavori esposti. E' una fiera dove partecipano creative da tutto il mondo e si possono fare davvero tantissimi corsi e workshop.

Per me questa è la prima volta e mi sarebbe piaciuto, prima di partire, trovare su internet un po' di informazioni relative alla fiera da parte di chi l'aveva già visitata.

Non ho trovato molto a dir la verità e quindi ho deciso di fare io da Reporter e raccontarvi tutto quello che può essere utile per pianificare il vostro viaggio.

Innanzitutto potete cominciare a farvi un'idea visitando il loro sito http://www.thefestivalofquilts.co.uk e la loro pagina Facebook https://www.facebook.com/thefestivalofquilts, dalla quale potete anche mandare loro dei messaggi privati. Io avevo una cosa da chiedere e mi hanno risposto subito.

In questo post vi darò principalmente le informazioni su come arrivare al Festival del Quilt di Birmingham.

VOLO


Per cominciare dovete cercare un volo aereo e un hotel. Per viaggiare low cost e, possibilmente con volo diretto dall'Italia, io ho utilizzato la Monarch Airlines, ma potete cercare altre soluzioni con scalo consultando il sito www.skyscanner.net .


HOTEL

Il complesso fieristico The NEC si trova nei pressi dell'aeroporto. Rispetto all'Hotel avete due possibilità: o decidete di dormire vicino alla fiera e quindi all'aeroporto, o decidete di dormire in centro. Io ho scelto di dormire in centro, visto che la fiera finisce presto la sera e nei pressi dell'aeroporto non c'è niente da fare, né da vedere.


Cercando sui vari motori di ricerca vedrete che ci sono hotel di tutti i tipi, ma attenzione, controllate le recensioni. Certi hotel, magari a 4 stelle sono molto vecchi e chi c'è stato non si è trovato bene.
Vedrete anche che i prezzi possono essere molto alti. L'Inghilterra è cara, si sa.

Per non farvi perdere tempo in lunghe ricerche (come ho fatto io) vi consiglio di andare già a colpo sicuro prenotando al Premier Inn Birmingham City Centre Waterloo St Hotel. Io ho pagato una stanza doppia circa 89 Euro a notte. Vi garantisco che è un ottimo prezzo e l'hotel è bellissimo ma soprattutto nuovo! Se poi siete in 2 a dividere la spesa diventa davvero economico.
Guardate che bella stanza.








TRENO
Per raggiungere l'hotel dall'aeroporto, basta prendere il treno che porta alla stazione centrale di Birmingham che si chiama New Street. Bisogna salire al primo piano dell'aeroporto e prendere prima di tutto un mini-treno gratuito che porta alla stazione di Birmingham International.




Quando si arriva a Birmingham Internetional si può prendere il treno per il centro o andare direttamente in fiera (The NEC). Per andare in centro bisogna fare il biglietto che costa £ 3.60.





Chiedete già da quale binario (platform) parte il treno così siete sicuri di non sbagliare. I treni per il centro sono tantissimi e vedrete che non dovrete aspettare molto.
E guardate che bei treni che hanno! c'è anche il wifi gratuito a bordo.
Comunque il viaggio non dura molto e in 10 minuti arriverete alla stazione centrale.



IL CENTRO
Quando arrivate seguite le indicazioni per l'uscita (way out) e salite per New Street.
Attraversate la strada e vi troverete immediatamente sulla via principale, piena di locali, negozi e gente di tutte le razze che cammina per la strada. Io sono arrivata verso le 13 e non c'era molta gente, ma vi assicuro che verso sera diventa un fiume di persone.


L'hotel si trova a 5 minuti a piedi su Waterloo Street. Potete fare una passeggiata nelle vie vicine e fotografare un po' di monumenti come ho fatto io. Adoro l'architettura inglese. Sul mio profilo Facebook potete trovare altre foto della città.


Ecco qui. Ora avete tutte le informazioni per come raggiungere la fiera, cosa fare e dove dormire. 
Vi consiglio comunque di dare un'occhiata anche al mio profilo Facebook per rimanere aggiornati in tempo reale. E se volete andare direttamente all'album fotografico clicca qui.

Un grande abbraccio!







sabato 1 agosto 2015

Inizia qui il mio "Diario di una Creativa"

Bene, bene.....
oggi ho deciso di cominciare una cosa nuova... una cosa in più, che si aggiunge alle tantissime cose che faccio.

Non so perchè ho questa continua necessità di aggiungere carne al fuoco, ma proprio non posso farne a meno.

Non sono una che rimanda.

Quando mi viene un'idea, quando mi nasce la voglia di fare, quando desidero ottenere qualcosa, devo farlo subito, non posso proprio evitarlo. Il problema nasce quando tutte queste cose le devo portare avanti in parallelo. Ma ormai sono abituata.

Chiamatemi MULTITASKING!

Ed eccomi qui con un nuovo progetto: fare di nuovo vivere il mio blog.

Ho aperto questo blog nel 2010, quando ho deciso di pubblicizzare la mia attività, per vendere i miei Angeli di Pezza. Poi con l'avvento di Facebook, ho pian piano abbandonato il blog per trasferire tutte le informazioni sul Social Network.

Ora utilizzo altri mezzi per fare pubblicità alla mia attività, quindi ho deciso di usare il blog per raccontarvi la mia storia. Del resto è proprio per questo che nascono i blog, per parlare di noi al mondo, come in un diario, una sorta di biografia dinamica, che si costruisce giorno per giorno, che parla del presente, ma si volta anche indietro a guardare il passato come in un flashback e si affaccia sui sogni che costruiranno il futuro.

Come primo post di questo viaggio vorrei ricordare l'anno in cui ho cominciato a cucire sempre più spesso.....

Voi sapete che la creatività mi accompagna da quando sono bambina. Mi sono sempre divertita utilizzando davvero tante tecniche, dal pongo dell'asilo, ai collage delle elementari, dal lavoro a maglia con la nonna, al cucito con mamma e zia, dalle candele col papà, alla pittura, ecc.

Ma nel 2005, praticamente 10 anni fa, ero nell'età in cui una donna pensa che, se non si dà una mossa, poi sarà troppo tardi per avere un bambino e quindi il mio progetto del momento era proprio quello di mettere in cantiere un bel marmocchio. Ancora prima di fare il bambino, decisi di cominciare a lavorare alla sua copertina. Ero proprio alle prime armi con il patchwork e ho lavorato senza gli strumenti adatti e senza una vera formazione.

Infatti facevo le cose più assurde e adesso mi viene da ridere se penso a quello che potrebbero dirmi tante mie colleghe super esperte, nel vedere quanto vi sto per mostrare.

Non mi è mai interessato dover dimostrare la mia bravura, ma, anzi, ho sempre cercato di mostrarmi per quella che sono, una persona come tutti, che sbaglia e rifà, che prova e fallisce e riprova e poi riesce, con le mie imperfezioni e lacune. Perchè nessuno "NASCE IMPARATO"!

L'importante è non arrendersi mai e trovare sempre una strada per riuscire, anche se non è quella convenzionale.

E dopo questa premessa eccomi in una delle mie foto di repertorio, in cui, una sera d'inverno, senza plancia e cutter e trovandomi a corto di una buona forbice da stoffa, ho deciso di tagliare i triangoli così....





Sì, avete visto bene, sto usando un cutter comprato in ferramenta! Ahahahahah! Roba da ricevere una multa dall'associazione dei Puristi del Patchwork per "azione illegale", con conseguente radiazione dall'albo.

Ma alla fine la mia copertina non è venuta male! L'importante è il risultato.

Non posto la foto del lavoro perchè quel quilt è molto personale. Purtroppo la mia gravidanza non è andata bene e insieme alla trapuntina ho messo nell'armadio anche l'idea di diventare mamma.

I mesi successivi sono stati difficili e, forse proprio per quello, ho cercato di distrarmi con il cucito. E da allora non ho più smesso.

Credo che il cucito non sia solo un hobby, ma una vera terapia.

Ricevo spesso messaggi da tutti voi, in cui mi raccontate come il cucito vi sia stato di aiuto, in momenti particolari della vostra vita.

Da chi è malato di cancro e mentre cuce a volte non sente il dolore e si dimentica di prendere le medicine, a chi ha perso un figlio e grazie al cucito trova il modo per distrarre la mente dai brutti pensieri. C'è chi mi scrive per ringraziarmi perchè ha cominciato a cucire grazie ai miei tutorial e, dopo aver perso il lavoro, riesce a guadagnare qualcosina facendo i mercatini.

Ma soprattutto c'è tanta gente sola, che passa i pomeriggi in casa e le giornate sono più allegre se trascorse con un po' di musica e un bel progetto tutto da cucire.

Ecco perchè quando parlo di cucito io mi emoziono sempre... perchè ogni volta, dietro ad un progetto, alla realizzazione di una rivista, all'organizzazione di una fiera, alla vendita di una macchina, alla creazione di una collezione di tessuti e anche ad un tutorial in televisione, io vedo le persone e le loro fragilità.

Se tutto quello che faccio può portare un sorriso, un momento di gioia e soddisfazione, un modo per stare insieme, allora non sento la fatica di tante ore di lavoro, dei week end trascorsi a lavorare invece che andare al mare, come questo sabato sera in cui non vorrei essere in un altro posto, se non qui e ora, a parlarvi di questo.

Il percorso che ho fatto per arrivare dove sono adesso è stato davvero molto intenso e, se vi fa piacere, ve lo racconterò, qui in questo blog.

Quindi non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima puntata!!!!


Buona serata a tutti voi, dovunque voi siate!